La Comunità di Asolo dimostrò fin dal XV sec. una particolare sensibilità nei confronti dei suoi atti intesi come fonte documentaria di utilità anche per i posteri; già da quel periodo predispose pertanto una “macchina conservativa” rendendosi conto del- l’importanza della documentazione scritta e dell’opportunità che questa non venisse manomessa, falsificata o persa.
Le vicende dell’Archivio Storico nel corso dell’800 si intrecciarono con quelle del Museo che stava per nascere. Tra le raccolte archeologiche museali trovarono così spazio an- che alcuni importanti manoscritti relativi alla storia e ai personaggi asolani fino ad arriva- re ad una prima importante e significativa sistemazione ad opera del direttore del Mu- seo, prof. Luigi Coletti, nel 1921 quando, una parte della raccolta documentaria venne collocata nella Sala della Ragione, allora una delle sale espositive, alle spalle della sta- tua del Paride canoviano. A questo primo nucleo si aggiunsero, negli anni ’60, altri pezzi. Gli anni ’70 videro una prima ma forte iniziativa di renderlo fruibile agli studiosi: il direttore del Museo, dott. Corrado Fabris, affidò un incarico per operare un riassetto generale del complesso materiale archivistico secondo le direttive della competente Sovrintendenza. Nel 1981 tutta la documentazione dell’Archivio storico (dal XV secolo alla prima metà dell’800) fu trasferita nella sede museale. Seguirono delle iniziative di restauro di cui furono oggetto le mappe, gli incunaboli, il codice degli statuti di Treviso e alcuni pezzi cartacei.
-i registri d’estimo a partire dal 1472, (buste 59);
-i “Libri partium” dal 1531 al 1797, volumi in ottime condizioni che contengono le di-
sposizioni amministrative stabilite nelle adunanze dei Consigli e i conferimenti delle cariche ai singoli consiglieri, espressione diretta dell’attività del Comune e delle sue magistrature;
-il Libro Rosso, una raccolta ufficiale delle memorie di Asolo dal 1389 al 1622 ed il suo seguito il Libro Giallo che arriva cronologicamente al 1802.
ARCHIVIO EPOCA AUSTRO FRANCESE
Dell’Epoca Austro Francese (1797-1814) ci sono 51 buste di atti dell’Amministrazione.
L’Archivio otto-novecentesco (1815-1950) conserva n. 600 buste di atti dell’Amministrazione corredati dai registri di protocollo (dal 1833 al 1950); è stata sistemata anche l’Anagrafe per un totale di 20 buste dal 1806 al 1815 (registri dello stato civile, atti di matrimonio e registri della popolazione).
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GIOVEDI’ 9.00 – 13.00